“Mamma, papà… voglio andare dallo psicologo!”
Di Teresa Remoli
Sono convinta che il mutare di atteggiamenti e comportamenti individuali, renda possibile una costante e progressiva evoluzione sul piano socio-culturale, creando le migliori premesse per un risveglio di coscienze a livello collettivo. Ascolta il file audio.
E' mia opinione personale che le nuove generazioni, rispetto alle precedenti, siano molto più consapevoli e svincolate da condizionamenti e pregiudizi e in tal senso possano contribuire a cambiare le cose.
Uno degli atteggiamenti che, dal mio punto di vista, testimonia i cambiamenti già avvenuti a livello generazionale, riguarda il modo in cui giovani e giovanissimi considerano la psicoterapia e ne fanno esperienza.
Sempre più spesso ragazzi e ragazze si rivolgono a me di loro iniziativa, esprimendo il desiderio di poter accedere ad un percorso individuale di psicoterapia. Si tratta prevalentemente di giovani di età compresa tra i 15 e i 27 anni, che mi contattano telefonicamente per fissare un appuntamento.
A quel punto spiego loro che le sessioni terapeutiche possono aver luogo solo previo consenso da parte dei genitori. Gli adulti, in genere, rispondono positivamente alla richiesta dei figli, ma non sempre e non senza difficoltà. In alcuni casi i ragazzi arrivano a pregare i loro genitori di “farli andare in terapia”.
Non occorre che qualcuno li informi o li convinca; essi sanno, istintivamente, che la psicoterapia è una scelta sana, e con saggezza, coraggio e determinazione chiedono di farne esperienza.
Sanno che si tratta di un’ opportunità da cogliere, di un’esperienza altamente evolutiva e Quando finalmente possono accedervi, si trovano perfettamente a loro agio e vivono lo spazio terapeutico con grande naturalezza e fiducia. Si stupiscono di fronte alla paura e ai pregiudizi che alcuni adulti mostrano rispetto all’idea di rivolgersi allo psicologo-psicoterapeuta.
I giovani che incontro nel mio studio sono prevalentemente alle prese con sintomatologie di matrice ansioso/depressiva, deficit di autostima, difficile rapporto con il cibo, tensioni e conflitti familiari, fobia della scuola e difficoltà a organizzarsi con un metodo di studio. Sono appesantiti da un profondo senso di responsabilità che li induce a farsi carico dei problemi e delle preoccupazioni dei genitori e di loro atteggiamenti e comportamenti, che considerano immaturi e irresponsabili.
Hanno bisogno di sentirsi protetti, ma non oppressi, sostenuti e capiti, non giustificati….capiti!
Mi emoziona la vena di saggezza che spesso permea le loro parole, la lucidità con cui analizzano la realtà, le profonde riflessioni sulla vita di cui sono capaci.
Restano comunque e per fortuna, giovani e giovanissimi con caratteristiche tipiche dell’età, con le loro incoerenze, incongruenze, intemperanze. Talvolta la paura e il disorientamento che scorgo nei loro sguardi contrastano con l’ “adultità” di parole e atteggiamenti.
Il loro punto di forza è una nuova e profonda consapevolezza, che li sostiene lungo il percorso evolutivo. Essi sono consapevoli del loro potere di autodeterminazione e intendono esercitarlo. Sono consapevoli del fatto che paure, problemi, sofferenza possano e debbano essere affrontati e trasformati in una forma di dialogo che conduce ad incontrare il proprio sé autentico. Essi non temono la psicoterapia; al contrario la considerano un’esperienza alla quale sentono di aver diritto. Soprattutto la vivono per quello che realmente è; uno strumento per ri-trovare equilibrio e armonia e avere accesso alle chiavi individuali evolutive e di sviluppo del proprio potenziale.
Dr.ssa Teresa Remoli
Psicologa Psicoterapeuta Roma
Email: teresa.remoli10@gmail.com Cell. 327.32.44.159
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